Gli elementi

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Acqua

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L’acqua ha una grande valenza esoterica è la sorgente della vita, la matrice che sotto forma di liquido amniotico e delle acque primordiali preserva e da inizio alla vita. Nelle antiche cosmogonie l’acqua, componente primordiale, è un principio vitale inteso come mezzo della rigenerazione.
Nella forma di pioggia rende fertile e feconda la terra. Infatti la goccia, l’infinitamente piccolo, contiene l’infinitamente grande, come il seme contiene tutte le informazioni per dar seguito allo sviluppo della vita. L’acqua è un elemento sottile, infatti sotto forma di vapore sale verso il cielo e si impregna delle energie astrali. Successivamente torna sotto forma di pioggia sulla terra, fecondandola con le energie catturate nella dimensione sottile.
La terra trae giovamento, dalle informazioni ricevute dall’acqua, per la sua continua evoluzione. Nella teoria dei quattro elementi tradizionali l’acqua si pone al terzo posto: dopo il fuoco e l’aria e prima della terra. Questa posizione tra l’aria e la terra le spetta per quanto riguarda il movimento consentito dalla sua struttura, geometricamente un triangolo equilatero rovesciato con il vertice verso il basso, mentre l’elemento più immobile e più facilmente plasmabile è la terra, la più solida di tutti gli elementi, rappresentata simbolicamente dal quadrato.
L’acqua rappresenta il femminile per eccellenza, in quanto è estremamente adattabile, passiva e ricettiva. Infatti allo stato liquido è flessibile, cambia la sua forma, adattandosi alle circostanze, aggirando gli ostacoli che incontra nel suo cammino. Dalla sorgente in cui nasce, pian piano giunge al mare, diventando prima torrente e poi fiume in un processo di continua trasformazione che è la sua vera forza. L’acqua scorre nelle profondità della terra, trapassando la materia oscura e densa, torna in superficie portando con se energie segrete. Infatti tramite l’acqua si ha l’iniziazione primordiale, la purificazione, sotto la forma rituale del battesimo. L’acqua essendo un elemento passivo ha come virtù la calma e la temperanza.
Come punto cardinale è l’ovest; come stagione è l’autunno.

Aria

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L’Aria dal latino aer e dal greco antico aèr rappresenta tutto ciò che è gassoso, inodore, insapore e comburente. Tra tutti gli elementi è quello più sottile, in quanto invisibile, non può essere afferrata e trattenuta. L’aria è lo spazio intangibile che avvolge e permea l’intero universo, l’invisibile che respiriamo, perciò è l’energia vitale senza la quale non ci sarebbe la vita.
La sua sede è il mondo sottile intermedio tra il cielo e la terra. Secondo la tradizione antica il primo elemento superiore è il fuoco (il più leggero e mobile), l’aria è il secondo elemento superiore, nel quale avvengono le trasformazioni che coinvolgono gli elementi inferiori l’acqua e la terra. Infatti, l’aria in coppia con il fuoco, ne condivide le polarità attive e maschili. L’aria è il respiro vitale, il respiro cosmico.
L’elemento aria è un simbolo sensibile della vita invisibile, in quanto tale è un elemento purificatore. È il principio della composizione e della fruttificazione, intermedio tra i due elementi fuoco e acqua; perciò rappresenta la linea di demarcazione tra la terra e il cielo, cioè il punto di contatto tra la spiritualità e la materia.
L’aria rende rigogliosa e fertile la natura. A livello simbolico unendo i principi dell’umido e del caldo si genera l’aria, che perciò ha le qualità di ciò che è asciutto, leggero e mobile ed è raffigurata dal cerchio nel cielo. Geometricamente l’aria è rappresentata da un triangolo equilatero con vertice in alto, sbarrato orizzontalmente.
Come punto cardinale indica l’est. Come stagione indica la primavera.

Il Fuoco:

Fuoco

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È considerato il più puro dei quattro elementi e il suo termine viene utilizzato per esprimere numerosi concetti diversi: fuoco comune (prodotto mediante combustione); fuoco di digestione (tepore di provenienza organica); fuoco interno (originato da reazione chimica). La sua purezza assoluta del fuoco identificata dai pagani era riconosciuta anche dagli alchimisti che ne sottolineavano la capacità vivificante, una peculiarità ad esso attribuita che ha sempre suscitato un grande rispetto religioso verso tale elemento, soprattutto perché, più o meno inconsciamente l’uomo ha sempre riconosciuto che con l’uso della frizione e della selce, l’umanità è riuscita a “catturare” il fuoco che ha cambiato il mondo. Mentre la cosiddetta “adorazione del fuoco” di solito non è altro che un delicato eufemismo per definire il rispetto mistico del sesso, vi sono state diverse religioni che hanno venerato il fuoco come simbolo della divinità. . Il fuoco tende a purificare tutte le cose, elevandole ad un livello di perfezione maggiore. L’elemento fuoco è rappresentato dalla figura geometrica di un triangolo equilatero con il vertice verso l’alto, allude quindi ad un moto ascendente, di crescita o dilatazione, ad un’azione centrifuga, invadente e conquistatrice. Infatti il fuoco racchiude in se il principio maschile, che tutto permea e tutto vivifica, che inciterebbe ad un azione distruttrice se non fosse moderato dagli altri elementi.Sebbene il significato religioso del fuoco sia stato ormai dimenticato dalla maggior parte di noi, esso è ancora testimoniato su molti degli altari delle principali religioni del mondo.I rituali magici legati al fuoco comprendevano spesso l’atto di ardere un’immagine, un’erba o un altro oggetto infiammabile, oppure comprendevano l’utilizzo di candele. Erano rituali praticati dai pagani solitamente vicino a focolari o comunque accanto a fuochi accesi in radure o nei boschi o nei pressi della fiamma di una singola candela. Il fuoco è l’agente di relazione naturale tra il microcosmo e il macrocosmo. Il fuoco è un elemento dinamico, in quanto genera trasformazioni: in particolare il fuoco tende a purificare tutte le cose, elevandole ad un livello di perfezione maggiore. L’elemento fuoco è rappresentato dalla figura geometrica di un triangolo equilatero con il vertice verso l’alto, allude quindi ad un moto ascendente, di crescita o dilatazione, ad un’azione centrifuga, invadente e conquistatrice. Infatti il fuoco racchiude in se il principio maschile, che tutto permea e tutto vivifica, che inciterebbe ad un azione distruttrice se non fosse moderato dagli altri elementi. Infatti alla forza ascensionale del fuoco si oppone l’acqua, elemento femminile e passivo, che scorrendo verso il baso va a riempire ogni spazio vuoto e cavo. L’acqua rinsalda quel che il fuoco dilata, la sua azione è dunque centripeta o costruttiva; invece di elevarsi verticalmente come il fuoco, si espande in orizzontale, lenendo la forza distruttrice del fuoco. Unendo il simbolo del fuoco, triangolo con punta in su, e il simbolo dell’acqua, triangolo con punta in giù, si forma una stella con sei raggi (un’esagramma, raffigurazione grafica del Sigillo di Salomone).

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La stella a sei punte è il simbolo dell’evoluzione e dell’involuzione, dell’eterna unione dell’energia con la materia, il cui prodotto è il ritmo, l’armonia. L’energia che scaturisce dal fuoco è il principio stesso della vita. Per questo motivo la morte è simbolicamente percepita come l’estinzione del fuoco, da qui i riti di conservazione del fuoco. Nel culto romano di Vesta le sacerdotesse, le vestali, dovevano vegliare incessantemente sul fuoco affinché non si spegnesse. La forza distruttrice del fuoco può essere benefica in quanto legata alla sua funzione purificatrice. Infatti nei riti di cremazione il fuoco brucia e distrugge il corpo, la parte materiale, permettendo all’anima di innalzarsi libera e purificata. Inoltre il fuoco, nell’iniziazione esoterica, ha una funzione purificatrice, bruciando ogni desiderio e passione rende atto l’iniziato verso l’immortalità. Il fuoco come punto cardinale indica il sud. Come stagione indica l’estate.

Terra

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La terra è l’elemento di tutta la natura, nei suoi tre regni minerale, vegetale ed animale, considerata da molte tradizioni il più sacro e divino tra gli elementi, in quanto simboleggia la materia primordiale. La Terra è al tempo stesso materna e nutriente, ed anche pratica, concreta, solida e potente. Fertile e creativa, nutriente e rigogliosa, racchiude in sé le caratteristiche del grembo materno che accoglie la vita e la nutre, e in senso pratico ha le qualità della costanza, della pazienza e della forza. Secondo le culture di stampo matriarcale, essa è il principio femminile per eccellenza, la Grande Madre aperta all’intervento fecondo del cielo, principio maschile, da parte dell’elemento fuoco e benefica delle influenze astrali, per mezzo dell’elemento acqua. Nelle sue viscere infatti, essa accoglie e trasforma il seme del dio, elemento maschile, seme al quale la madre, elemento femminile, dà potenza. La terra è quindi dotata di potenza magica.
Materia contrapposta allo spirito, ma contemporaneamente indispensabile all’equilibrio dell’universo stesso. Come in ogni cultura antica di stampo naturale, l’uomo è sempre stato ritenuto un elemento facente parte di questo universo, uno dei figli della terra stessa, una particella inserita in un contesto più ampio. Con l’avvento delle culture antropocentriche, la natura è stata depredata e ferita nella sua sacralità: l’uomo è diventato il dominatore di tutte le cose, e animali, boschi, alberi, acque e la terra stessa, ne hanno fatto le gravi conseguenze, con effetti che inevitabilmente si riflettono sull’uomo stesso.

terraL’elemento Terra, come suggerisce il simbolo, un triangolo equilatero con vertice verso il basso, sbarrato orizzontalmente, non è un elemento dinamico. Infatti un’altra figura geometrica che maggiormente lo rappresenta è il quadrato. Indica la riflessione, per i filosofi mistici la terra era simbolo di prudenza, che caratterizza la disposizione particolare dell’individuo di essere pronto e docile a ricevere tutto ciò che è necessario all’illuminazione. Ad arricchire il significato simbolico ed iniziatico della terra contribuiscono le forze naturali facenti parte di essa. I principali elementi esoterici della terra sono: la caverna, la valle, la montagne, la foresta, gli alberi e i rami. La caverna consente l’accesso nelle viscere della terra ed è quindi un passaggio per l’oltremondo. In genere le caverne sono luoghi oscuri e talvolta pericolosi, dove la luce del sole non giunge e quindi più a contatto con le potenze telluriche. Nella sua funzione di matrice la caverna è usata nei riti iniziatiti di passaggio, dall’oscurità alla luce, dall’ignoranza alla conoscenza. L’immagine della valle richiama l’utero della terra, ricettacolo delle forze celesti.
È dunque un luogo di fecondità e di trasformazione. La montagna è la manifestazione dell’immobilità e dell’immutabilità è un luogo che favorisce la calma e al contemplazione. Inoltre è un luogo sacro essendo la dimora degli dei in tutte le tradizioni mitologiche. Simbolicamente rappresenta l’ascensione spirituale. Infatti maggiore è l’altezza della montagna, maggiore è la vicinanza ai cieli. La foresta è il luogo sacro e iniziatico per eccellenza, manifesta la natura nella sua straordinaria ricchezza, ma anche nella sua terribile ostilità, in quanto è un luogo oscuro dove non penetra la luce. Come aspetto iniziatico, la foresta è un luogo dove ci si apparta per un periodo di rigenerazione in attesa di entrare nel nuovo ciclo di vita, dopo aver superato le difficoltà interiori. Quindi la foresta rappresenta in modo allegorico l’accesso alla conoscenza, alla verità e ai misteri, che rendono l’iniziato partecipe di una saggezza durevole nel tempo. L’albero partecipa ai tre strati costituenti l’universo: il Mondo di Sotto con le radici che sprofondano nella terra; il Mondo di Mezzo il cui tronco rappresenta il piano di superficie; il Mondo di Sopra quello degli dei con i rami che si tendono verso i cieli.

Legato alla concezione del cosmo, l’albero è immagine dell’ascesa verticale verso i Piani Alti e, come tale, fondamentale e di grande importanza nelle civiltà antiche. L’albero assume in sé i concetti di saggezza, sacralità e potenza divina, oltre che mezzo di trasporto attraverso gli stati dell’essere e del cosmo. Spesso nei miti nordici, il guerriero o l’eroe vengono paragonati ad un albero, a simboleggiare la nobiltà dell’essere. I rami nutriti dalla linfa che sale dalle radici, con i suoi frutti, possiede la forza vitale dell’albero stesso. Nella Tradizione del Nord, così come in molte altre Tradizioni antiche, la conoscenza viene spesso trasmessa dall’elemento femminile a colui che supera le prove iniziatiche che gli vengono poste dinnanzi.
La terra come punto cardinale è il nord; come stagione è l’inverno.