Triquetra
Triquetra è uno degli antichi nomi della Sicilia, nonché un antico simbolo a tre punte.
Nelle rappresentazioni vascolari indigene sicane appare come un insieme di tre gambe unite all’anca.
Nella simbologia celtica la triquetra simboleggiava una divinità femminile tripla, diventato poi nell’Irlanda cristiana un simbolo della Trinità.
Rappresenta anche il ciclo dell’infinito (il ciclo della vita), ma poco si sa delle effettive origini di questo simbolo.
Rappresenta anche la ciclicità del fuoco, uno scudo contro le energie negative, e vista la sua forma particolare è molto utile per meditare.
Da Funbo, in Svezia, proviene un fruppo di rocce che riportano scolpite scritte runiche dell’undicesimo secolo.
Una di queste pietre riporta anche una triquetra.
Sulla pietra troviamo scritto: “Thane e Gunnar innalzarono questa pietra presso Vedr, il loro fratello” .
Comunque, il significato più comune oggi è legato alla cristianità. Il libro di Kells è uno dei manoscritti illustrati più belli mai prodotto nei monasteri celtici.
Scritto nell’ 800 circa, contiene quattro Gospels in Latino, con molti ritratti riccamente elaboratie miniature.
Un piccolo triquetra decorativo appare a pagina 66 , ed è il primo esempio di uso del triquetra in ambito cristiano.
Il triquetra è usato anche presso alcuni gruppi neopagani e Wicca, dove rappresenta trinità quali vergine-madre-maga o terra-aria-acqua.
Nel tattoo può assumere questi ed altri significati e rimane comunque un simbolo dalla forma piacevole ed esemplare del filone celtico.