Pentacolo

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Il Pentacolo è forse uno dei simboli più antichi della nostra civiltà e anche uno dei più diffusi. In essenza è formato da due simboli uniti: il pentagramma e il cerchio, l’uno inscritto nell’altro. L’antichità di questo simbolo ci porta indietro di millenni.

USO E SIMBOLISMO

L’uso del pentacolo prettamente è quello di protezione, invocazione, bando o consacrazione. Ha uso molteplice. Posizionato sull’altare concentra le energie dei cinque elementi al suo interno, permettendo di caricare gli oggetti che vi sono poggiati sopra. Alcuni usano disegnarlo su porte, finestre, appenderlo come protezione o bando. Se poi associato con altri simboli (in genere incisi o disegnati negli spazi vuoti tra le punte), si dà al pentacolo uno scopo diverso.

 

 

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Come simbolo viene tracciato nell’aria con incenso, athame o anche con le dita, per spalancare i portali per l’invocazione degli elementi. Il Pentacolo infatti, nella tradizione wicca ha una precisa connotazione con gli elementi. Ogni punta ne rappresenta uno. La posizione tradizionale degli elementi sul pentacolo è la seguente. Ne ho viste altre giustificate da varie motivazioni (alcune anche abbastanza serie), ma di base la manifestazione degli elementi alchemici nella metafisica sul pentacolo è questa:

Spirito: punta superiore
Aria: punta superiore sinistra
Acqua: punta superiore destra
Terra: punta inferiore sinistra
Fuoco: punta inferiore destra

Il cerchio che lo circoscrive rappresenta gli Dei, ossia l’abbraccio divino di ciò che c’è intorno e dentro e che scorre sempre, senza fermarsi mai. Il Pentagramma, così come il cerchio infatti, sono infiniti, non avendo un punto di inizio o di fine, per questo rappresentano le energie che scorrono.

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La cosa fondamentale da sapere sul pentacolo, sia esso un simbolo che portate appeso al collo come distizione della vostra fede, sia esso uno strumento che utilizzate sull’altare, è la posizione in cui lo mettete. Se lo manterrete con due punte in basso, due laterali e una verso l’alto rappresenterà lo spirito che mantiene il controllo sulla materia. Se invece lo manterrete “rovesciato”, ossia con lo spirito verso il basso e i restanti elementi in alto, simboleggerà la materia che domina lo spirito. Non c’è un modo giusto o sbagliato di usarlo. Il pentacolo rovesciato NON è un simbolo satanico. E’ solo usato in modo diverso perché rovesciato ha energie differenti, atte a differenti scopi.
Il modo stesso in cui viene tracciato ci parla. Partendo dallo spirito sulla punta in alto, tracciamo verso il basso a destra il fuoco, saliamo a sinistra per l’aria, tracciamo in orizzontale verso destra per l’acqua, scendiamo in basso a sinistra per la terra e risaliamo allo spirito. La punta in alto, quindi, rappresentante l’Akasha, determina il significato che volete dare al vostro simbolo.
Nel rituali, secondo la tradizione gardneriana e indietro nell’O.T.O e Astrum Argentum lo si traccia nelle quattro direzioni con un bastoncino di incenso, con le dita o con un athame per “aprire i portali” da cui i guardiani degli elementi giungeranno nel nostro cerchio a protezione e consacrazione.

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Ripeto il Pentacolo non è legato al Satanismo. Purtroppo c’è molta, troppa ignoranza e superficialità, su questo argomento. E’ usato ANCHE dai Satanisti, ma non ha nulla a che fare con loro… E’ come l’archetipo di Pan, che loro vedono come Satana. Ma Pan non è Satana.

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Il Pentacolo al contrario non è un simbolo malvagio. Il pentacolo era al contrario ampiamente utilizzato come simbolo sacro nella pratica dei culti legati alla dea pagana Venere, incarnazione della forza, della bellezza e soprattutto della sessualità mistica. Il legame della figura con la dea Venere/Afrodite si deve al fatto che il pianeta a essa associato in epoca classica, Venere appunto, visto dalla Terra compie apparentemente un percorso a forma di pentagramma nel cielo.

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Il pentacolo è una rappresentazione del microcosmo e del macrocosmo, combina cioè in un unico segno tutta la mistica della creazione, ovvero tutto l’insieme di processi su cui si basa il cosmo. Le cinque punte del pentagramma interno simboleggiano i cinque elementi metafisici dell’acqua, dell’aria, del fuoco, della terra e dello spirito. Questi cinque elementi sintetizzano quelli che sono i gruppi in cui si organizzano tutte le forze elementali, spiritiche e divine dell’universo.

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Il rapporto tra i vari elementi rappresentati all’interno del pentacolo è detto essere una riproduzione in miniatura dei processi su cui si basa il cosmo. Questo processo inizia dall’elemento dello spirito, il quale si manifesta dando origine a tutto ciò che esiste. La creazione si verifica partendo dalla Divinità e scendendo verso la punta in basso a destra, simboleggiante l’acqua, ovvero la fonte primaria e sostentatrice della vita sulla Terra. Dall’acqua ebbero origine le primissime forme elementari di vita, le quale poi evolsero con il passare dei millenni staccandosi dall’elemento primordiale. Dall’acqua il processo creativo risale verso l’aria, la quale rappresenta le forme di vita sufficientemente evolute da potersi organizzare da sole, prendendo coscienza del proprio se. Questi esseri, dalla loro innocenza originaria, si evolvono e si organizzano moralmente e tecnologicamente, procedendo lungo la linea orizzontale verso la terra a destra. La terra simboleggia il massimo grado di evoluzione che un’epoca può supportare, quando questo diviene troppo ingente avvengono delle ricadute, sotto vari punti di vista, ma innanzitutto sotto il profilo spirituale. L’essere si allontana dallo spirito, degradando verso il basso, il fuoco, simboleggiante l’apice della degenerazione. In seguito alla depressione avviene però sempre una ripresa, un ritorno alle origini, in questo caso allo spirito, l’essere umano riscopre la spiritualità.

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Il pentacolo è dunque una riproduzione in miniatura del processo creativo e immanente che regge l’universo. Bisogna fare attenzione a distinguere quello che è però il significato attribuitogli dai pagani da quello che è il significato per il quale lo utilizzano i satanisti. Essenzialmente il significato base è in entrambi i casi quello sopra descritto, quello che cambia nelle due versioni del pentacolo è la posizione degli elementi: per il Neopaganesimo il pentacolo va rivolto verso l’alto, in quello che è il suo orientamento tradizionale. Lo spirito posto in alto simboleggia il rapporto che deve intercorrere tra la spiritualità e il mondo materiale, in cui la prima deve prevalere. Si sono date tante interpretazioni di questo fatto, spesso una più assurda dell’altra, e naturalmente tutte legate a significati negativi o “diabolici”. Una vuole che la stella sia disegnata rovesciata come insulto a Dio: se quella “normale”, di ampia diffusione nell’iconografia cristiana, è appunto un simbolo “buono”, allora chi va contro l’autorità di Dio deve per forza disegnarla rovesciata, allo stesso modo degli altri simboli.

 

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Già si possono chiaramente intuire l’imparzialità e la serietà di una simile visione. Un’altra interpretazione, più legata a motivi religiosi che non filosofici, è quella del rifiuto da parte dell’uomo di sottomettersi ad una divinità. Lo Spirito posto in basso, in quest’ottica, significherebbe appunto il non voler “tendere a Dio”, quindi rifiutarne le regole e l’autorità, insomma il voler “andare via”, in un’ottica di puro e semplice antagonismo. Interpretazione derivata da un pensiero di chiara matrice cristiana, e che la maggior parte dei Satanisti rifiuta come sbagliata e del tutto fuorviante. Una visione praticamente identica, e probabilmente delle stessa origine, vuole vedere lo Spirito in basso e gli elementi fisici in alto come il prevalere della materialità sulla spiritualità, dipingendo il Satanista, di conseguenza, come una persona edonista, immorale, dedita solo ai piaceri terreni ed alle “tentazioni” del corpo, priva della più elementare morale e, naturalmente, sadica e malvagia. Secondo un’altra interpretazione il pentacolo nel Satanismo rappresenta l’energia che discende dall’alto andando a potenziare l’anima dell’uomo. In questo contesto appare visibile come in alcune sfumature la dottrina pagana e quella satanica non siano solo diverse ma anche opposte. Da parte sua la posizione dello Spirito in basso, e non verso l’alto, non è stata decisa a caso: non si tratta di una qualche forma di protesta o ribellione, al contrario il motivo è molto chiaro e preciso. Spirito e materia sono uniti ed indissolubili, fino alla normale morte del corpo fisico.

 

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Il mondo materiale è indispensabile per l’evoluzione spirituale, per il puro e semplice fatto che un’anima disincarnata non dispone di tutto il bagaglio di esperienze e conoscenze che soltanto nel mondo terreno può fare. In poche parole lo Spirito si evolve non solo in base alle sue capacità intrinseche, ma anche grazie alla permanenza nel mondo materiale. Quindi la sua posizione in basso non è da intendersi come la negazione della spiritualità, a favore di un qualche edonismo anarchico, egoista e materialista, al contrario è da vedersi come la rappresentazione grafica tanto di una condizione reale, quanto di un precetto, cioè una regola di vita semplice ma efficace, osservata da moltissimi Satanisti di varie scuole. Lo Spirito viene posto in basso, sul piano materiale, quindi in senso più ampio sul piano pratico, reale e tangibile della vita, che deve essere vissuta senza rifugiarsi in un mondo immaginario o fuggire dalle difficoltà, senza disperdersi inutilmente in pensieri ed azioni prive di costrutto o fondamento. Questo ha anche una fortissima implicazione morale: lo Spirito in basso, sul piano reale, rappresenta anche la capacità di prendersi le responsabilità delle proprie azioni, di “assorbirne l’energia”, cioè di subirne le conseguenze, buone o no, senza nascondersi. Il messaggio è chiaro: dedicare la propria vita a qualcosa di concreto ed importante e vivere ogni giorno con coscienza, in modo pratico e realistico, senza avere la testa “in alto”, cioè tra le nuvole. Un messaggio che, a ben vedere, può essere perfettamente valido per chiunque, Satanista o no.